martedì 25 febbraio 2014

In moto ricorda di indossare sempre il "basco"

Il caro e vecchio basco è un copricapo di panno del tutto privo di falde e visiera. E' realizzato solitamente in maglia di lana, oppure in feltro. È spesso associato all'abbigliamento militare, poiché è proprio in questo campo che viene largamente utilizzato. L'originale basco è di qualità fina di produzione spagnola, o meglio, prodotto da Elosegui, storica azienda cappelliera a Tolosa (nei paesi baschi). I baschi di Elosegui, infatti, sono autentici e vengono prodotti ancora in pura lana con un processo di lavorazione antico, anche se oramai automatizzato (fortunatamente). Il basco è uno dei copricapi popolari più antichi e più utilizzati in tutta Europa: dalle linee semplici, dal prezzo "economico" e del tutto impermeabile, esso riassume ogni caratteristica del perfetto cappello da uomo. Viene proposto con varie larghezze di vuelo, ovvero larghezze del piatto, che vanno dai 24cm ai 34cm, passando dai 27cm che caratterizzano il basco standard. Può, inoltre, presentarsi foderato, sfoderato e in mille varianti cromatiche. 

In ambito militare, esso viene fabbricato con tessuti di diversi colori al fine di identificare le varie unità militari che lo adoperano. Di solito vi si appone un ulteriore fregio identificativo. Spesso viene leggermente calcato in cima al capo, e schiacciato solo da un lato (solitamente a destra) fino quasi ad arrivare a contatto con l'orecchio. Ma in generale, qual è il suo vero punto di forza? La praticità d'utilizzo: esso può essere arrotolato e infilato in una tasca, non pesa, non ingombra e si adatta a svariati stili di abbigliamento. In ambito civile, il basco ha spesso un abbellimento, detto purillo, una sorta di "picciuolo" posto al centro del copricapo che è il pizzo finale del filato con cui si è prodotta la maglia poi infeltrita con un procedimento simile alla lana cotta (what??). E i prezzi? Ebbene, online si trova di tutto e le cifre d'acquisto oscillano tra i 15€ e i 60€ (per un Borsalino, ovviamente).
'Accattativillo! Cappello basco (immagine)

Fonti
- Wikipedia.org
- Shop online at cappelleriamelegari.com



venerdì 21 febbraio 2014

E' un Fedora, non chiamatelo Borsalino!

Questo modello, che deve il suo nome alla famosa opera lirica della principessa Fedora di Umberto Giordano (l'interprete femminile principale indossava un copricapo simile), è un classico cappello di feltro soffice incavato nella sua lunghezza. La cupola è a tronco di cono, pizzicottata nella parte anteriore da entrambe le parti e la tesa è di media larghezza (6-8 cm). Solitamente, ha una fascia di stoffa più scura che lo circonda. Inizialmente era usato dalle donne ed era un modello sportivo che andava di gran moda nei primissimi anni del '900. Anche i cappelli simili con una C-crown (cioè una calotta "tondeggiante" in cima alla corona) vengono chiamati Fedora. Da sempre icona di eleganza, questo cappello fu indossato da personaggi del calibro di Al Capone, Humphrey Bogart e, più recentemente, Harrison Ford. Il cappello viene talvolta associato ai gangster e ai detective: nei film di Hollywood degli anni '40 a indossarlo erano solitamente personaggi che interpretavano la parte del duro. L'abito in abbinamento in genere indossato era un trench, rigorosamente scuro. Non dimentichiamo però le apparizioni di questo signor cappello nei film western, nei noir e nelle esibizioni del grande Michael Jackson ("Billie Jean" e "Smooth Criminal").

Bello è bello, elegante è elegante... ma quanto costa un Fedora??
Ebbene, online è disponibile una vasta scelta di tessuti, colori e dettagli pronti a soddisfare qualsiasi richiesta e qualsiasi portafogli. Ad esempio per un Barbisio bisogna sborsare tra i 140€ e i 170€, per un Borsalino i prezzi vanno dai 180€ ai 450€, ma i meno esigenti potranno trovare un bel Fedora anche con somme che si aggirano attorno ai 100€. Inizio a raccogliere i soldini...
Cappello Fedora (immagine)


FONTI
- Wikipedia.org
- Shop online at cappelleriamelegari.com